Badao

Gianluca Giagni: Badao, ogni parola ha un perché

Tratto da www.mentinfuga.com – “Badao, ogni parola ha un perchè” a cura di Antonio Fresa

Come parlare di sicurezza in casa e nel lavoro raccontando una storia? Questa è la sfida che Gianluca Giagni affronta in Badao, ogni parola ha un perché, un viaggio fatto di parole, luoghi e situazioni quotidiane o lontane. Un piccolo vocabolario che è anche un diario di viaggio in luoghi vicini ed esotici.

Gianluca Giagni è un ingegnere e docente universitario che si occupa da tempo dei temi della sicurezza, un argomento sul quale ci concentriamo, quasi sempre, quando siamo in presenza di un’emergenza o di una brutta avventura.

Come aiutare anche i lettori più distratti a familiarizzare  con alcuni concetti base e a riflettere sul valore delle parole che ci indicano i pericoli che possiamo evitare e la prevenzione che possiamo operare?

Questa è una delle sfide che stanno alla base di Badao, ogni parola ha un perché, l’ultimo dei testi che Giagni ha dedicato ai temi della sicurezza.

Citazione 1
“Badao” è un bellissimo vocabolo, uno dei tanti con un suono interessante, una vibrazione tenace che rappresenta l’inizio di un viaggio, un viaggio di quelli duplici.

Così, con la guida attenta e serena dell’autore, partiamo per un duplice viaggio che ci avvolge e ci coinvolge. E il testo stesso gioca, nelle forma grafica, per indicarci quando passiamo dall’uno all’altro orizzonte. Importante è anche l’ausilio di un indice che si struttura per immagini, creando una sorta di ennesimo percorso in cui, con l’immediatezza delle icone, è possibile comprendere il punto in cui ci troviamo .

Gianluca Giagni
Ing. Gianluca Giagni

Citazione 2
Nel nostro quotidiano si sono affacciate nuove forme di comunicazione che hanno determinato mutamenti radicali nel modo di pensare e anche nel modo di vivere di ognuno di noi.

Proviamo ad illustrare il metodo di lavoro dell’autore, partendo dal luogo in cui, in genere, pensiamo di essere davvero al sicuro: la nostra casa. Prima di ogni viaggio, prima di ogni andare, siamo convinti di essere al sicuro nella nostra casa, in quelle stanze in cui esprimiamo anche noi stessi con la disposizione degli oggetti e del mobilio. La nostra casa è, invece, un luogo in cui viaggiare con una guida speciale per conoscerla sotto un altro punto di vista.
Giagni, con una prosa divertita, ma precisa ed attenta, ci spinge a vedere le stesse cose di sempre con occhi diversi e con un’attenzione innovativa agli oggetti e alle cose che compongono la nostra vita quotidiana. Anche lì, mentre intanto prepariamo le valigie per un viaggio reale, la sorpresa deriverà dal vedere con occhi nuovi tutto quello che davamo per scontato. D’altra parte, in tema di sicurezza e di incidenti imprevisti, le nostre case nascondo le stesse insidie della lontana Thailandia, meta verso la quale ci guida l’altra parte del libro. Gli incidenti domestici sono, infatti, tanti e sono frutto delle più disparate situazioni.

Citazione 3

Da dove nasce la parola abbigliamento? Nella lunga evoluzione della specie, l’uomo ha dovuto affrontare, sin da subito, enormi sfide per la sopravvivenza, contando principalmente, al contrario di altri animali dotati di efficaci difese naturali, soltanto sul proprio intelletto.

Così, parola dopo parola, passaggio dopo passaggio, i due viaggi si integrano e si saldano. Le comode certezze del mondo a noi noto, sono messe in discussione, riflettendo sulla storia delle parole che usiamo, quasi senza coscienza del loro reale significato, e sugli oggetti che ci sembrano noti e quindi apparentemente non pericolosi.

Intanto, mentre ci muoviamo nel mondo a noi vicino, ci troviamo coinvolti anche nella scoperta di usi e costumi di una terra lontana che, affrontata con spirito di adattamento e senza pregiudizi, lascia emergere una natura meravigliosa e i sorrisi di un popolo che sa essere accogliente. Cambiando luogo e cambiando temperatura anche il nostro abbigliamento si è modificato e Giagni ci illustra, con una veloce ricognizione storica, l’evoluzione dell’abbigliamento da lavoro e il suo legame forte e necessario con la sicurezza dei lavoratori.

Citazione 4
Quindi la protezione significa letteralmente “qualsiasi cosa e/o azione che copre ponendosi avanti”, ossia qualcosa che si frappone tra il pericolo e la persona o il bene da proteggere.

Questa sorta di gioco spazio/temporale diventa la matrice più forte dell’intero libro e ci aiuta a spaziare fra tante utili osservazioni sui nostri comportamenti privati e sociali e sulla nostra disponibilità all’incontro con l’altro e con l’imprevisto.

Le parole e i contesti indagati sono tanti e molto diversi fra loro e li lasciamo alle scoperte che il lettore vorrà fare.

Nella realtà a noi più nota, come nel paese più lontano, la curiosità e la predisposizione a cambiare il punto di vista sono sempre un aiuto prezioso per mettere nel dovuto conto gli imprevisti che possono determinare pericoli o meravigliose esperienze.

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